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Descrizione

Le origini del nome
Anche il nome Onore deriva dall’attività laniera, che in latino veniva espressa con il vocabolo lanorium, volgarizzato in Lanore e poi traslato in Lonore, fino all’attuale Onore. Altre ipotesi più recenti dicono che la parola derivi dal tipo di albero che lo popolò nell'antichità: alnus (ontano); oppure da Honore (complesso dei diritti del feudatario).
Il paese ha origini molto antiche, risalenti addirittura al periodo romano, epoca in cui il nucleo abitativo era però molto ridotto.
Per aspettare che il borgo assumesse le caratteristiche di un vero e proprio paese bisogna aspettare il medioevo, periodo in cui cominciò ad acquisire una discreta importanza, soprattutto per il commercio della lana.
Gli abitanti infatti erano ottimi allevatori, e con i loro greggi rifornivano di materia prima i commercianti che giungevano fin quassù per un tipo di lana considerata di ottima fattura.
Nei musei Vaticani e nella Galleria delle Carte Geografiche, è indicato con il nome di Honore.
Sempre in epoca medievale, le cronache ci raccontano che il paese si dotò di una fortificazione, della quale ora non vi sono più tracce.
Erano anni in cui le lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini insanguinavano gran parte della provincia bergamasco, ed anche Onore non ne fu esente.
A tal proposito le memorie del tempo riferiscono che il livello di maggior recrudescenza degli scontri si ebbe nel 1378, quando l’intero paese, di fazione guelfa unitamente al vicino borgo di Songavazzo, fu messo a ferro e fuoco dai ghibellini.
Soltanto con l’avvento della Serenissima il paese visse un’epoca di grande tranquillità e prosperità sociale, rilanciandosi anche a livello economico e dotandosi di un proprio statuto comunale, redatto nel 1417.
I periodi successivi hanno interessato soltanto marginalmente il borgo di Onore, che ha seguito gli avvenimenti del resto della provincia orobica, mantenendo un’anima prevalentemente rurale.
Durante il fascismo ad Onore venne affiancato il comune di Castione della Presolana e gli venne tolta la sua autonomia amministrativa. Nel 1958 venne finalmente ricostituita l'autonomia onorese grazie al decreto del Presidente della Repubblica.
Soltanto nel corso del XX secolo si è verificato un notevole incremento delle presenze turistiche, che ha portato un miglioramento economico ed uno sviluppo edilizio senza precedenti, riuscendo ad arginare lo spopolamento che avanzava da parecchi decenni.
Nello stemma riecheggia la storia del paesino: in alto troviamo i fusi utilizzati per la filatura della lana, in basso vi è un bosco di abeti e una piccola pecoretta che ricorda il passato fiorente dell'economia del paese.
Monumenti e luoghi d'interesse
Oltre alle bellezze naturalistiche, di cui Onore è ricchissimo e che permettono un gran numero di escursioni adatte a tutte le esigenze, merita menzione la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta.
Edificata nel corso del XIV secolo su una piccola collinetta posta all’ingresso del paese, sulle rovine di un precedente edificio di culto pagano. Ricostruita nel 1721 su progetto di Andrea Fantoni, e ristrutturata nuovamente nel 1909 da Elia Fornoni, custodisce alcuni affreschi antichi di buon pregio, tra i quali spiccano la Madonna con i Santi Narno, Sebastiano e Rocco ed i Misteri del Rosario di Domenico Carpinoni, l'Adorazione dei Magi di Antonio Cifrondi e lo Sposalizio di Santa Caterina di Lattanzio Querena.


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